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A proposito d'imboccatura |
Scritto da Ufficio Stampa Happy Stable Onlus | |
martedì 31 luglio 2007 | |
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Panoramica dei metodi di comunicazione
Nel momento in cui il morso preme sul margine superiore della mandibola (le barre) e il barbazzale preme sul margine inferiore, l'osso e i tessuti molli sono compressi fra due pezzi di metallo. Le barre sono parti ossee con un margine affilato, coperte solo da un sottile strato di gengiva e dalla mucosa della bocca. Quello che chiamiamo “gengiva” è uno strato di tessuto connettivo,dello spessore di circa 2 mm, fermamente aderente all'osso sottostante e alla mucosa orale soprastante, sottile e trasparente. Si tratta, in realtà, di periostio modificato (la “pelle” delle ossa). Quindi, il danno alla gengiva è un danno all'osso.Le barre non sono piatte come spesso descritto nè sono dotate da tessuti molli sufficienti a giustificare la loro descrizione come “rotondeggianti e carnose” (Fig 2).In corrispondenza delle barre, l'osso della mandibola non è imbottito nè in alcun modo protetto dal morso. E' esposto ai traumi come la cresta tibiale dell'uomo. La punta della lingua può, o no, fornire una qualche protezione. Siccome il cavallo spesso e deliberatamente arretra la punta della lingua dietro al morso (e facendo così ostacola la propria attivitàrespiratoria), la lingua non deve essere considerata come una protezione per l'osso. .Quando il morso preme sulle barre, la forza per pollice quadrato (pressione), essendo concentrata sul loro margine affilato, può essere immensa.Non è sorprendente che questa pressione generi un intenso dolore. Inoltre danneggia frequentemente l'osso e provoca la crescita di speroni ossei ancora più dolorosi (Fig 3).
L'opinione diffusa che, nel tempo, la bocca diventi così callosa da intorpidire i nervi fino a privarla di sensibilità è falsa. I cavalli che tirano e che hanno una bocca “dura”stanno semplicemente facendo quello che possono per evitare il dolore. Nella loro disperazione, hanno tre possibilità. Primo, possono afferrare l'imboccatura fra i primi molari. Secondo, possono estendere la testa e il collo in avanti, in modo che l'imboccatura si appoggi al margine anteriore dei primi molari della mandibola, piuttosto che sulle barre, maggiormente sensibili. Terzo, possono intrappolare l'imboccatura sotto la lingua e cercare di immobilizzarlo. Nessuna di queste possibilità è completamente soddisfacente dal punto di vista del cavallo, poiché sentono comunque dolore. Ma non possiamo biasimarli per aver provato ad alleviare questa tortura.
Fig 3. Si vede il profilo liscio delle barre sul lato destro di un cavallo normale (inserto), confrontato con un grosso sperone osseo dello stesso lato di un'altra mandibola. La mandibola anormale ha uno sperone osseo anche sul suo lato sinistro, ma è meno facile da vedere. Tutti gli speroni sono localizzati come questi, sulle barre immediatamente sopra il foro (il forame mentoniero) sulla faccia laterale della mandibola, da cui emerge il nervo mandibolare (Fig. 2 e vedi anche Parte II, Fig. 1). Le barre della mandibola anormale distavano 32 mm (1 ¼pollici) a livello degli speroni ossei.
L'esame fatto dall'autore su 65 mandibole di cavalli di cinque o più anni in tre collezioni museali ( (Cook 2002a) ha mostrato che speroni ossei erano presenti in 49 (75%). Poiché alcuni dei 65 cavalli erano selvaggi ed erano stati senzaimboccatura per tutta la vita (i cavalli selvaggi non hanno speroni ossei), la prevalenza reale dell'alterazione nei cavalli con l'imboccatura è in realtà di oltre il 75%. Nessuno sperone è stato trovato in un esame di 35 crani di zebra. I lettori possono immaginare il forte dolore avvertito da un cavallo con speroni ossei sulle barre quando viene “controllato” con un'imboccatura d'acciaio. Non meraviglia che alzi la testa, apra la bocca e “sfugga all'imboccatura” in ogni maniera.
Purtroppo, invece di risolvere il problema eliminando la causa, unico metodo appropriato, l'approccio standard al problema è quello di utilizzare una grande varietà di attrezzature supplementari eliminarne i sintomi. Questi attrezzi sono progettati per impedire al cavallo di fare delle cose che non avrebbe neanche mai pensato di fare se non avesse mai avuto un'imboccatura in bocca. Da qui l'uso di ingegnose cinghie per tentare di chiudere la bocca, come i chiudibocca e le capezzine tedesche. Analogamente, nella speranza di limitare, se non eliminare, il sollevamento della testa, sono utilizzate le martingale. Per scoraggiare l'evasione dall' imboccatura mediante spostamento della lingua, i cavalli da corsa hanno la lingua legata alla mandibola con cinghie rigide o elastiche. E' facile prevedere che nessuno di questi sistemi costituisce un'efficace soluzione del problema. Non sono nemmeno molto efficaciper eliminarne i sintomi.
Ulteriori accuse al metodo di comunicazione basato sull'imboccatura sono reperibili nelle parti II e III di questo articolo, Al momento, basta osservare che l'antichità del metodo non è affatto una garanzia della sua effettiva efficacia. Il principale difetto del metodo basato sull'imboccatura è che, tranne che nelle mani di un maestro dell'equitazione con un assetto incrollabilmente indipendente, l'imboccatura causa dolore(Cook 2003).La ‘mano leggera’ consiste nell'applicare una pressione bassa o nulla sull'imboccatura. Poiché la bocca del cavallo è una delle parti più sensibili del suo corpo, anche la più piccola pressione causa un intenso dolore(Fig 4).
Fig 4. Inevitabilmente, questa immagine sembra una caricatura, ma il suo messaggio è serio. Questa è la rappresentazione di un cavallo, se si apportano le modifiche di scala e di colore per rappresentare la sensibilità relativa al tocco delle parti del suo corpo. Le partiscure rosse o grigie e le aree punteggiate rappresentano le zone più fornite di nervi sensitivi. In questa rappresentazione il muso e la lingua diventano le parti più grandi del corpo perché sono le più importanti per “toccare/sentire”. Il cavallo dipende dal suo muso per esaminare il proprio ambiente e sopravvivere.
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 08 ottobre 2007 ) |
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