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A proposito d'imboccatura PDF Stampa E-mail
Scritto da Ufficio Stampa Happy Stable Onlus   
martedì 31 luglio 2007
Indice articolo
A proposito d'imboccatura
Introduzione
Un aggiornamento sulla ricerca recente
Panoramica dei metodi di comunicazione
Criteri per un metodo di comunicazione accettabile
Imboccatura come causa della sindrome della testa scossa
Imboccatura come causa di ostruzione delle vie aeree superiori
Imboccatura come problema di benessere per il cavallo e il cavaliere
Perchè i metodi tradizionali senza morso non hanno scalzato la imboccatura?
Classificazione dei diversi metodi di comunicazione in base alla loro azione
Alcuni commenti al questionario
Risultati
Riassunto
References
Acknowledgments

Classificazione dei diversi metodi di comunicazione in base alla loro azione

L'imboccatura a filetto può essere descritta come un metodo che attua la comunicazione soprattutto attraverso la bocca (labbra, lingua, gengive e osso mandibolare). Siccome la bocca è una cavità corporea, molto sensibile, un nome appropriato per il motodo potrebbe essere potrebbe essere metodo oral cavity rod[a sbarra orale] .Sono anche possibili azioni aggiuntive. In funzione della posizione della testa e dell'angolo in cui sono tenute le redini, può anche esercitare una trazioneverso l'alto come un retrattore per le labbra all'angolo della bocca. Se usato con un accessorio ausiliario(comea drop, flash or grackle noseband) eserciterà anche una pressione sul dorso nasale, specialmente se il cavallo proverà ad aprire la bocca. I filetti snodati e, con minore intensità, i filetti snodati francesi hanno un'azione di schiaccianoci sui lati e sulla cima delle barre. I filetti a tre anelli esercitano anche una pressione sulla nuca, ma sono morsi a leva e non dovrebbero essere definiti “filetti”.

Una doppia redine è costituita da un piccolo filetto, noto come “bradoon”, che comunica con la bocca come descritto precedentemente, e un morso propriamente detto, dotato di un'azione a leva che applica una pressione anche al mento e alla nuca. L'arco del morso ha lo scopo di ridurre la pressione sulla lingua, e di aumentare invece la pressione sulle barre della bocca. Per scopi descrittivi potrebbe essere chiamato un metodo jawbone vise[a morsa sulla mandibola], poichè – ad eccezione di quando viene utilizzato da mani molto esperte – schiaccia l'osso mandibolare tra due pezzi di metallo, l'imboccatura del morso e la catena del barbazzale. Siccomel'imboccatura a leva è sistemato nella bocca del cavallo più in basso del filetto, la pressione è applicata sulle barre a livello del corpo mandibolare piuttosto che sui suoi rami (vedi Parte I, Fig. 2).Un filetto esercita più facilmente la sua pressione a livello dei rami mandibolari, soprattutto se è sistemato “alto” nella bocca.

Il morso Western è un morso a leva usato senza filetto aggiuntivo. Ha una lunga asta e un'estensione a spatola sulla parte boccale, progettata per esercitare una pressione sul palato duro. Normalmentel'imboccatura viene applicato dopo che il cavallo è completamente addestrato a rispondere al bosal, poichèl'imboccatura a leva viene vista come il tocco finale dell'istruzione di un cavallo già molto ben addestrato. Quando viene usato da un cavaliere eccellente non viene usato affatto, poichè le redini sono costantemente lasche. Le redini sono usate soltanto come “redini di appoggio”, poichè l'imboccatura a leva non è adatta alle girate. Se usato da chiunque non sia un maestro,l'imboccatura Western è uno strumento doloroso sia per la sua notevole azione di leva, sia per il notevole dolore che è in grado di infliggere al palato duro (oral cavity rod plus jawbone vise plus roof of mouth prod [bastone nella bocca + morsa mandibolare + pungolo palatale]).Un morso a spatola viene talora utilizzato, in modo inappropriato, nella speranza di evitare che il cavallo metta la lingua sopra al morso.

Gli hackamore meccanici comunicano prevalentemente con la pressione attorno al dorso nasale e al mento, con un po' di pressione secondaria sulla nuca. A scopi descrittivi potrebbe essere chiamato un metodomuzzlevise [a morsa sul muso] , poichè stringono l'intero muso tra una cinghia nasale e una catena nel solco mentoniero.

Gli hackamore inglesi e i sidepull agisono principalmente con una pressione sul dorso nasale. Possono essere chiamati metodo bridge-of-nosehoop [a cerchio sul dorso del naso].

La Bitless Bridle, invece, comunica attraverso un'intensità di pressione irrilevante. Per come è fatta la testiera, questa pressione è distribuita intorno all'intera testa, ossia attorno al dorso nasale, sotto il mento, lungo il lato della guancia e sopra la nuca (Fig 2).

Bitless BridleFig 2. Si vede l'incrocio e l'azione dellaBitless Bridle.Il diagramma sulla destra è una vista dal basso della testa, che mostra come la trazione sulla redine destra (frecce bianche o gialle) si trasforma in una pressione sul lato sinistro della testa. Le freccie rosse o grigie indicamo solo alcune delle aree che sono compresse, perchè la pressione viene anche applicata alla nuca, al dorso nasale e sotto la mandibola.

La sua azione può essere al meglio descritta come un abbraccio benevolo o un whole-head-hug (TabellaI).La testiera distribuisce una leggera pressione su una larga area di tessuto relativamente insensibile, mentre il metodo basato sul morso focalizza un'alta pressione su un tessuto estremamente sensibile. Inoltre, con il metodo whole-head-hug qualsiasi sia la pressione che applicata al livello delle mani del cavaliere è attenuata prima di raggiungere i tessuti della testa. Paragonate questo comportamento col metodo basato su un morso a leva (jawbone vise method) nel quale qualsiasi pressione applicata sulle redini non soltanto agisce su una piccola zona di tessuto sensibile della bocca, ma viene anche rinforzata di tre o quattro volte. La caratteristica dell'incrocio del metodo whole-head-hug significa che anche quando un cavallo sobbalza di paura e un cavaliere istintivamente si aggrappa sulle redini per riacquistare l'equilibrio, l'entità della pressione non è mai tale da causare dolore. Questo significa che, qualsiasi cosa abbia spaventato il cavallo, l'incontro non è immediatamente seguito da un improvviso dolore. Il risultato è che il cavallo si riprende dello spavento più facilmente e non ha un ulteriore incentivo a sgroppare. Inoltre, la volta prossima che vedrà lo stesso 'mostro', non lo associerà con un improvviso dolore alla bocca. Sarà meno probabile che lo spavento sia seguito da manifestazioni ancora peggiori e non si svilupperà quel senso generale di nervosismo che è causato dall'attesa del dolore.

 


Ultimo aggiornamento ( lunedì 08 ottobre 2007 )
 
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