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A proposito d'imboccatura PDF Stampa E-mail
Scritto da Ufficio Stampa Happy Stable Onlus   
martedì 31 luglio 2007
Indice articolo
A proposito d'imboccatura
Introduzione
Un aggiornamento sulla ricerca recente
Panoramica dei metodi di comunicazione
Criteri per un metodo di comunicazione accettabile
Imboccatura come causa della sindrome della testa scossa
Imboccatura come causa di ostruzione delle vie aeree superiori
Imboccatura come problema di benessere per il cavallo e il cavaliere
Perchè i metodi tradizionali senza morso non hanno scalzato la imboccatura?
Classificazione dei diversi metodi di comunicazione in base alla loro azione
Alcuni commenti al questionario
Risultati
Riassunto
References
Acknowledgments

Riassunto

Dai tempi preistorici fino ad anni molto recenti, l'imboccatura è stato pensato come un metodo di controllo. Ma l'imboccatura non ha mai lavorato come il volante o il freno di un'automobile. L'uso della parola “controllo” ha portato a un grave fraintendimento nella storia dell'equitazione. Un morso non è e non è mai stato uno strumento meccanico per controllare il movimento di un cavallo. Usato bene, è uno strumento di segnalazione per la comunicazione. Non dovrebbe essere usato, e non può essere usato, per “controllare” nel senso di “comandare”. Dovrebbe solo essere usato per inviare una richiesta, per “suggerire” un'azione. Più gentile (ossia non dolorosa) è la richiesta, più è probabile che il cavallo acconsenta. Sfortunatamente, siccome tutti i morsi sono corpi estranei introdotti in una cavità corporea molto sensibile e usati per applicare una pressione altamente concentrata sull'osso, i morsi sono – per la loro stessa natura – dolorosi. L'unico modo per evitare del tutto che un morso faccia male è di non usarlo affatto.

Ma se non deve essere usato, cosa possiamo fare? Un “non-uso” sistematico può essere attuato da alcuni eccellenti cavalieri che cavalcano con redini flosce e un morso western. Ma anche nel loro caso l'imboccatura resta sempre uncorpo estraneo intrusivo che non ha ragione di stare nella bocca di un cavallo che sta lavorando. Anche se può non causare alcun dolore nelle mani di un cavaliere eccellente, interferisce comunque in altri modi con la fisiologia dell'esercizio fisico (Cook 1999b).Un cavallo che bruca è irritato da qualcosa in bocca. Lasciato decidere, certamente eviterebbe qualsiasi cosa che anche lontanamente sembrasse un morso.

L'autore conclude che, come mezzo di comunicazione, l'imboccatura è certamente inadeguato. Il dolore nella bocca induce i cavalli a correre (ossia, a scappare) o a protestare alzando la testa, sgroppando, impennandosi o mettendo in atto altre strategie di evitamento(Tabella I).Qualsiasi metodo di comunicazione che può essere usato in modo umano solo da un cavaliere esperto dopo molti anni di pratica, che può essere usato in modo umano solo in modo discontinuo da un cavaliere medio, e che non può affatto essere usato in modo umano da un principiante, non è un metodo di comunicazione raccomandabile.Un metodo che non può essere usato senza causare dolore se non da una piccola minoranza di cavalieri è, per definizione, inadatto all'uso generalizzato.

Anche se un lettore non è d'accordo su quanto detto,ci sono ulteriori problemi. Prima di imparare le sottigliezze della “corretta” applicazione ed uso del morso, un proprietario deve confrontarsi con il campo minato di “trovare” l'imboccatura giusto. Per scoprire “la giusta chiave per la bocca del cavallo” ci si aspetta che i cavalieri abbiano una approfondita conoscenza dell'anatomia della bocca del loro cavallo. I libri sulle imboccature avvisano che un cavaliere dovrebbe essere in grado di valutare sottigliezze come la larghezza della bocca, la profondità del solco linguale, la carnosità della lingua, la concavità del palato duro, la conformazione della mandibola e lo stato della dentatura. Anche supponendo che un cavaliere padroneggi perfettamente la tecnica di aprire effettivamente la bocca del cavallo per effettuare queste valutazioni, questi sono argomenti che restano un mistero per la maggior parte di chi si dedica all'equitazione.

Inoltre, chi sceglie di non rispondere alla difficile domanda se sia possibile scegliere e adattare correttamente un morso (non lo è), dovrebbe soltanto leggere un qualsiasi libro sulle imboccature per essere messo in guardia sulla mole di conoscenze e il grado di abilità richieste per il corretto uso e manutenzione di tale strumento. Il problema “lingua sopra l'imboccatura” è solo uno dei molti problemi che il cavaliere deve aspettarsi di dover risolvere. Un cavaliere medio che fallisce nell'impresa può consolarsi per il fatto che è in compagnia di numerosi cavalieri di grande valore che competono a livelli di Gran Premio.Poiché ben pochi cavalieri hanno le competenze per quello che viene chiamato “fare la bocca” di un cavallo, il metodo di comunicazione con l'imboccatura non può essere affatto raccomandato per quell'uso universale di cui ha goduto per tanto tempo. Dal cavaliere medio non ci si può aspettare l'esercizio della necessaria abilità e discrezione nell'uso del morso, più di quanto ci si possa aspettare che un bambino giochi in sicurezza con un rasoio aperto.

Anche la scelta e l'uso corretto di un hackamore o di un bosal hanno molti punti deboli. Ancora una volta, è richiesta esperienza ed abilità, oltre a un periodo addestramento sia del cavallo che del cavaliere.

In piacevole contrasto, non occorre essere uno studioso di anatomia nè un cavaliere straordinario per scegliere e usare il metodo Bitless Bridle. Sottili varianti nella conformazione della bocca e della mandibola e perfino l'eruzione dei denti permanenti non sono più motivo di preoccupazione. E' ancora una buona idea occuparsi delle punte taglienti dei molari, ma, ad esempio, non occorre più eliminare il dente di lupoe non c'è alcuna necessità di creare “spazio per l'imboccatura”.Al contrario che con un hackamore o un morso, con la Bitless Bridlenon c'è modo di far male a un cavallo. Il metodo può essere usato da tutti i cavalli, in tutte le discipline, e da tutti i cavalieri, anche (e soprattutto) dai principianti.I cavalli che non sentono dolore sono di gran lunga meno nervosi. Essendo calmi, sono anche nella giusta disposizione mentale per imparare, così l’addestramento procede più veloce e con meno intoppi. Il cavaliere non ha bisogno di superare, evitare o correggere tanti problemi indotti dal morso o sopravvivere a tanti rischi scatenati dal dolore. E’ così facile per un cavaliere commettere degli errori, usando un morso.

Il metodo “whole-head-hug” protegge il cavaliere dagli errori per il fatto che, contrariamente al metodo basato sul morso, gli errori gravi sono quasi impossibili. Se la briglia è posizionata correttamente (un compito facile), non c’è veramente alcun modo di commettere un abuso. Come risultato, i cavalieri scoprono di essere più bravi di quanto pensavano. Vengono incoraggiati a essere meno dipendenti dalle redini e a comunicare maggiormente con l’equilibrio, il respiro, l’appoggio sulla sella e le gambe. Il fatto di cavalcare senza morso li rende cavalieri migliori. L’addestramento procede più rapidamente e si crea un’armoniosa collaborazione fra uomo e cavallo.

Scegliendo un metodo di comunicazione, un cavaliere ha le due possibilità di far male o abbracciare: di essere un nemico o un amico, un predatore o un partner. l'imboccatura comunica dolorosamente con il contatto fra metallo ed osso, e minaccia la sicurezza e il benessere del cavallo edel cavaliere. Lo hug comunica senza dolore con una pressione sulla testa, e aumenta la sicurezza ed il benessere. La raccomandazione dell’autore può essere riassunta rivoltando una frase ben nota… spare the rod and save the horse [risparmia il bastone e conserva il cavallo].



Ultimo aggiornamento ( lunedì 08 ottobre 2007 )
 
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