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A proposito d'imboccatura |
Scritto da Ufficio Stampa Happy Stable Onlus | |
martedì 31 luglio 2007 | |
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Parte II: Malattie causate dalla imboccatura e altre conseguenze negative L'imboccatura come causa della sindrome della testa scossa
Nel 1979, l'autore ha pubblicato un articolo in quattro parti sulla sindrome della testa scossa nel cavallo. Questo lavoro ha costituito il primo rilevante contributo alla letteratura su un problema che per lungo tempo è stato causa di disagio e di frustrazione sia per i proprietari che per i veterinari, per non parlare dei cavalli. In questa prima serie di articoli, l'autore aveva descritto la storia naturale e il quadro clinico della sindrome e aveva raccomandato un protocollo per gli accertamenti e l'esame clinico dei cavalli affetti. Ma, nonostante avesse usato così tanto inchiostro,affermò chiaramente che non conosceva la causa del problema e che quindi non poteva suggerire alcuna cura. Tredici anni dopo, pubblicò alcune ulteriori idee si questo problema, senza tuttavia gridare vittoria sulla questione vitale della causa e della cura(Cook 1992).In quel momento, molti altri ricercatori stavano studiando il problema ma nessuno era stato in grado di proporre una cura efficace.
In passato, molte diverse malattie sono state proposte come causa presuntiva dei sette o più segni clinici che si pensava costituissero la sidrome della testa scossa(Cook 2003).Malauguratamente, nessuna di queste spiegazioni era confermata da una convincente risoluzione della sindrome a seguito della cura della malattia imputata come causa. Questi segni apparentemente non correlati possono essere a questo punto spiegaticon efficienza sulle base del fatto che, collettivamente, sono tutti segni di neuralgia facciale. Quindi, invece di dover proporre una molteplicità di cause, nessuna delle quali completamente convincente, disponiamo di un'ipotesi unificante che spiega tutti i sintomi della sindrome con una sola causa. Fortunatamente, l'ipotesi regge alla prova cruciale a cui dev'essere sottoposta qualsiasi ipotesi scientifica: che la rimozione della causa consegue la risoluzione completa della sindrome o almeno una convincente regressione dei sintomi.
La neuralgia facciale è il nome tecnico di una malattia che, in medicina umana, è anche nota cometic douloureux enevralgia del trigemino. Nell'uomo è una malattia fortemente dolorosa, da cui la parola‘nevralgia,’ che significa semplicemente dolore lungo il decorso di un nervo.Il trigemino è il più importante nervo sensitivo del capo e il più grande dei nervi cranici. Nell'uomo, è predisposto a una grave nevralgia che è notoriamente difficile da curare, perchè la causa non è nota. L'autore propone che l'imboccatura scateni sia il dolore acuto, che il dolore cronico lungo il decorso del nervo trigemino, ossia la nevralgia. Il dolore può essere trasmesso direttamente al cervello o può essere generato indirettamente, attraverso un meccanismo di feedback il cui risultato è quello che si definisce dolore riferito. In questo fenomeno, i segnali dolorosi da qualsiasi tributario del trigemino in contatto diretto con l'imboccatura possono diffondersi a qualsiasi altro tributario dello stesso nervo, per cui si avverte dolore in aree della testa che non hanno alcun contatto diretto con l'imboccatura. Fig 1. La figura mostra la distribuzione dei tre rami principali del nervo sensitivo della faccia, il trigemino. Tutto quello che i lettori devono fare perimmaginare la distribuzione potenziale del dolore facciale è di iniziare da una delle aree di contatto con l'imboccatura e di seguire le diramazioni rosse da quel punto alle terminazioni nervose di qualsiasi altra area facciale. Alcuni cavalli avranno dolore o ipersensiblità nella regione del uso, mentre altri cavalli lo sentiranno maggiormente attorno agli occhi, alle orecchie o alla fronte. La stimolazione cerebrale diretta da un dolore acuto nella bocca spiega il violento sollevamento della testa. Il dolore più cronico viene probabilmente avvertito come un dolore osseo sordo, abbastanza simile a un mal di denti, e può spiegare la tensione delle mandibole, del collo, della schiena e degli arti. Questo spiega il passo rigido e l'andatura corta caratteristica di molti cavalli montati con l'imboccatura; anormalità chespariscono eliminando l'imboccatura. Quando abbiamo mal di denti, camminiamo cauti e non abbiamo nessuna voglia di correre. Il cavallo potrebbe avere la stessa senzazione, ma quando viene obbligato a lavorare è soggetto a spasmi muscolari intermittenti del collo, che producono l'innalzamento della testa.
Segnali dolorosi possono essere inviati direttamente al cervello da qualsiasi area delle gengive, labbra, palato duro, lingua e denti su cui può premere un morso. Nel maschio, come mostrato nella Figura 1, le radici dei canini scorrono molto vicine alle barre. Il dolore dai canini quando il cavallo è “sopra l'imboccatura” probabilmente spiega l'incidenza più alta della sindorme nei castroni che nelle femmine, e la tendenza della sindrome ad essere frequente fra i cavalli addetrati per il dressage. Alcuni cavalli di entrambi i sessi hanno inoltre un dente di lupo nella mandibola (come rappresentato), per quanto siano più comuni nella mascella. Quelli nella mandibola passano spesso inosservati perchè, essendo vestigiali, possono non affiorare mai. Stanno sotto la gengiva proprio davanti al primo dente molare.
Il dolore riferito al ramo mascellare spiega gli starnuti, gli sbuffi e lo sfregamento del naso della sindrome della testa scossa. La stimolazione indiretta del ramo oftalmico, causata dal dolore riferito, spiega la sensibilità alla loce intensa, i rapidi spasmi delle palpebre, e l'intolleranza ad essere maneggiato sulla fronte. La stimolazione delle ghiandole lacrimali spiega inoltre lo scolo acquoso nasale e fornisce un'ulteriore spiegazione per gli starnuti. In funzione della durata e della gravità della neuralgia, la rimozione del morso permette di ottenere una regressione o una completa scomparsa dei sintomi. I cavalli affetti possono mostrare un miglioramento più o meno immediato o un miglioramento progressivo nel corso di un periodo di molte settimane o mesi. Presumibilmente, si potrebbe documentare che molti di questi cavalli hanno speroni ossei sulle barre, ma questa correlazione non è ancora stata fatta. Molti cavalli affetti dalla sindrome mostrano segni di disturbo comportamentale molto più numerosi dei sette, o giù di lì, tradizionalmente associati a questa sindrome. L'autore conclude che la sindrome della testa scossa è semplicemente una parte di una sindrome molto più complessa, l'avversione al morso. In altre parole, la nevralgia facciale spiega i segni tradizionali della sindrome della testa scossa, ma i cavalli affetti quasi certamente mostreranno molti altri segni associati con le quattro F del fright, flight, fight, and freeze [paura, fuga, lotta e blocco] (Parte III; Tabella I).
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 08 ottobre 2007 ) |
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